la fiaccola dell'anarchia

galassia anarchica

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rivisitazione del potere e suo ridimensionamento

sabato 29 novembre 2008

LA SPAGNA E' UNO STATO LAICO-E L'ITALIA?....ANCORA IN MEDIOEVO

Alla notizia che nel Nord della Spagna, a Valladolid, il giudice Alejandre Valentin Sastre ha ordinato la rimozione dei crocifissi e altri simboli religiosi dalla scuola pubblica locale, accogliendo il ricorso, fatto nel 2005, dell’Acel (Asociatión Cultural Escuela Laica), è subito scoppiato il finimondo. Un clima quasi apocalittico, da battaglia finale contro il laicismo, la “Bestia” nera del XXI secolo. Non celesti, alati angeli del Signore, con trombe di guerra e spade fiammeggianti, sono scesi in lizza, ma i ben più terreni, grossi e grassi prelati e rossi porporati in abito talare (fiancheggiati dalle solite truppe di rincalzo teocon), dotati di potenti “armi” massmediatiche. «Questa è cristofobia»; «il crocifisso fa paura»; «sintomo allarmante di amnesia o necrosi [= stato di morte] culturale»; «perdita di identità», «autodistruzione»; «odio dell’Europa verso se stessa»: così tuona il Vaticano e l’episcopato, su stampa e tv. Perfino il rubicondo leghista Calderoli, l’ex guerriero antislamista che portava sul petto le famose vignette danesi su Maometto, si fa burbero e severo: «Attenti, col crocifisso si rimuove il simbolo della nostra civiltà!».
Ma perché tanto scandalo, tanta angoscia, tanto rullare di tamburi di guerra?
Il giudice Sastre non ha fatto altro che applicare la Costituzione spagnola del 1978, per la quale «lo Stato è aconfessionale». Scrive infatti nella sua sentenza: «La aconfessionalità implica la neutralità dello Stato di fronte alle diverse confessioni, perché nessuno può sentire che lo Stato, per ragioni di credo, gli è più o meno vicino». Dunque, via i crocifissi dalla scuole pubbliche, statali. I simboli religiosi non sono simboli di Stato. Oltre che essere di parte, condizionano negativamente l’educazione civica dei giovani. Sulla stessa linea di un coerente laicismo, il governo Zapatero ha eliminato i funerali di Stato nelle chiese cattoliche, e qualsiasi simbolo cristiano negli atti ed edifici statali (escluse le scuole, che dipendono dai governi regionali). La cristofobia non c’entra. Il crocifisso è il simbolo religioso dei cristiani; non, per es., di buddisti e musulmani; né può essere riconosciuto da atei e agnostici, totalmente areligiosi. «Di questo passo, ha lamentato a Radio Vaticana l'arcivescovo di Valladolid Braulio Rodriguez Plaza, dovremo chiedere il permesso per dire “Io credo in Dio e in nostro Signore Gesù Cristo”». Nessun permesso, arcivescovo, creda e preghi pure. Lei sa che lo Stato laico consente per principio la più ampia libertà religiosa, ma (perché lo dimentica?) soltanto nella società civile, cioè al di fuori delle sedi e dei luoghi pubblici/istituzionali (parlamento, tribunali, scuole e ospedali statali, ecc.). La religione? Liberi di insegnarla ai fedeli nelle sale parrocchiali o nelle scuole confessionali private (cioè non finanziate con i soldi pubblici), non nelle scuole statali (come accade purtroppo in Italia, dove il vescovo può persino nominare e revocare a suo arbitrio l’insegnante di religione cattolica pagato dallo Stato). Chi grida al presunto scandalo di Valladolid è in realtà un «laicofobo», un nemico dello Stato e della civiltà laica.
E poi, che dire ancora della solita solfa sulle “radici cristiane” dell’Europa, sul suo presunto odio di sé, sulla sua identità perduta? Chi afferma che l’Europa moderna, liberale e democratica, è, nella sua essenza, cristiana, non dovrebbe dire, di conseguenza, che anche il cristianesimo è liberale, e democratico? Ma quanto mai! Lo ha chiarito a suo tempo lo stesso Ratzinger: «La Chiesa non è democratica, ma gerarchica». Una piramide, in cui tutto il potere discende dall’alto, dal vertice papale. Non è una scoperta che la Chiesa, dal Concilio di Trento al Vaticano II, passando per il Sillabo di Pio IX, è stata irriducibilmente antiliberale, e antidemocratica. L’unica libertà che il papato riconosceva era la libertà (illiberale) di sottomettersi all’infallibile Verità di Cristo (e del suo Vicario romano). E poi, posto che la modernità sia cristiana, risalendo di radice in radice, non si dovrebbe concludere che anche il cristianesimo è ebraico (Gesù era ebreo), e che l’ebraismo, a sua volta, è egizio (“Mosé era egizio”, veniva dall’Egitto), o, meglio, egizio-mesopotamico? Posta tale catena di equivalenze, l’Europa cristiana sarebbe, in fondo in fondo, egizio-mesopotamica. Per non andare oltre. La storia verrebbe schiacciata sulle origini, il presente sul passato. Nihil sub sole novum! E invece è vero il contrario. Il liberalismo e il laicismo dell’Europa democratica è un novum historicum, certo arricchito e contaminato da elementi e apporti di culture del passato (compreso quello cristiano medioevale), ma non per ciò meno nuovo, meno storicamente nuovo. E ha potuto affermarsi nel mondo moderno solo sconfiggendo l’oscurantismo cristiano-papale. E forse a questo anche pensava il giudice di Valladolid, nella Spagna zapaterista uscita appena da un trentennio dall’incubo cattolico-franchista.
L’Europa d’oggi (liberaldemocratica) è ciò che non sarebbe se fosse (rimasta) cristiana.Di Michele Martelli

venerdì 28 novembre 2008

GESU’ CRISTO? SALSI E TRANFO CHIEDONO A MINOLI UN CONFRONTO IN RAI CON RAVASI E MESSORI SULLE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO. LA RAI TACE OMERTOSA

Roma - I cristologi di studi storici laici evoluti, Emilio Salsi autore del libro-denuncia “Giovanni il Nazireo detto Gesù Cristo e i suoi fratelli” www.vangeliestoria.eu e Giancarlo Tranfo “La Croce di Spine - Gesù: la storia che non vi è ancora stata raccontata” www.yeshua.it hanno chiesto a Giovanni Minoli con una lettera ufficiale un confronto in diretta televisiva sulle Origini del Cristianesimo con i rappresentanti e storici della Chiesa cattolica mons. Gianfranco Ravasi e Vittorio Messori. Campo di battaglia per la diatriba culturale la redazione di Rai Educational, La Storia Siamo Noi. La lettera firmata da Salsi e da Tranfo è stata inviata in raccomandata al giornalista Minoli, direttore di Rai Educational. Nessuna risposta da parte di Minoli né dai suoi collaboratori della Rai. Sembrerebbe chiaro che parlare della “non storicità di Gesù Cristo, degli Apostoli e della Sacra Famiglia” sia impossibile e assolutamente non gradito alle gerarchie della Chiesa cattolica. Strano e bizzarro comportamento per una associazione religiosa il cui pane quotidiano è quello di sbandierare in continuazione Gesù Cristo. Probabilmente Minoli è obbligato a obbedire e ad asservire la cricca degli stregoni del Vaticano non facendo parlare gli storici davvero esperti sulle origini del Cristianesimo, su Gesù Cristo, sugli Apostoli e sulla “Sacra Famiglia”, ma preferendo, come nel gioco delle tre carte, continuare ad imbonire e ad indottrinare i cittadini permettendo di confondere la “fede” con la “storia”, l’immaginazione fantasiosa con la realtà storica documentata. Probabilmente al titolo della trasmissione “La Storia Siamo Noi…” bisognerebbe aggiungere “…che teniamo famiglia e non possiamo permettere che in Rai si dicano cose che i cittadini non devono sapere sennò possono capire che i personaggi Gesù Cristo, Apostoli e Sacra famiglia sono personaggi mai esistiti, cioè personaggi di pura fantasia.”
Tutti i cittadini che non si ritengono sudditi, né servi delle gerarchie cattoliche e che volessero sollecitare per iscritto o per telefono Minoli e la sua redazione affinché sia realizzata una puntata seria ed onesta con la presenza di Emilio Salsi, Giancarlo Tranfo, Gianfranco Ravasi e Vittorio Messori, ricordando a Minoli che egli non è il padrone della la Rai né tanto meno dell’informazione, ma che la Rai è (o dovrebbe essere) soprattutto l’organo principale di informazione pubblica dello Stato Italiano e a beneficio di tutti i cittadini - che tra l’altro pagano il canone annuo - troveranno i riferimenti qui di seguito. Domandiamoci tra l’altro che senso ha continuare a pagare il canone a un servizio di informazione così pessimo e fazioso? Ricordiamocelo anche quando la Rai inizierà a martellarci per bussare a soldi.La redazione di Axteismo
Raccomandata A. R.Alla C. A. Dr. Giovanni Minolig.minoli@rai.itlastoriasiamonoi@rai.itRai Educational - Redazione La Storia Siamo Noivia Ettore Romagnoli 30 Palazzina A00134 RomaTelefoni redazione La Storia Siamo Noi: 0636868832 - 0636868984Massarosa, 15 Novembre 2008
Oggetto: Richiesta di confronto dibattito sul tema Vangeli e Origini del Cristianesimo a seguito del programma Rai “Inchiesta su Gesù".
A partire dal Dicembre 2004, periodicamente, per la serie “La storia siamo noi”, Rai Edu. 2 ha messo in onda, su tutte le reti televisive RAI, la trasmissione “Inchiesta su Gesù” condotta da Giovanni Minoli insieme al vaticanista Andrea Tornielli. In tale “inchiesta”, fatta passare come storico-giornalistica, si giunge alla conclusione che Gesù Cristo è realmente esistito e si dichiara testualmente “…negli ultimi due secoli oltre un centinaio di libri di studiosi o polemisti hanno accanitamente (sic!) negato che Gesù di Nazaret sia mai esistito”.Constatato:
che in tale trasmissione si è di fatto impedito a studiosi di cristologia comparata alla storia di far valere le proprie ragioni basate sull’analisi critica delle vicende narrate nei vangeli e delle falsificazioni delle testimonianze degli scrittori del I secolo a noi fatte pervenire dai copisti amanuensi;
che il programma si concludeva con l’invito rivolto agli storici contrari di farsi avanti e produrre prove per smentire la “Inchiesta su Gesù”, pertanto noi, Emilio Salsi e Giancarlo Tranfo, dopo aver svolto un’annosa indagine e studi approfonditi sui sacri testi comparandoli alla storiografia dell’epoca, abbiamo deciso di onorare il reiterato invito diffuso dalla RAI e, nel Novembre 2007, tramite lettera raccomandata A.R., ci siamo resi disponibili a confutare la reale esistenza di Gesù Cristo attraverso un confronto in diretta TV con gli storici della Chiesa rappresentati dal sacerdote Gian Franco Ravasi e dal sig. Vittorio Messori;
che la RAI, ignorando la nostra disponibilità, durante il periodo natalizio ha rimesso in onda lo stesso programma invitando ancora gli storici a “dimostrare il contrario”, facendo apparire che nessuno studioso è in grado di smentire l’avvento del Messia divino, della “Sacra Famiglia” e degli Apostoli, traendo in inganno con questo sotterfugio gli spettatori.
Ciò premesso, i sottoscritti, oggi, rinnovano pubblicamente la disponibilità ad un confronto in diretta TV con i suddetti studiosi della Chiesa Cattolica finalizzato sulla veridicità della “inchiesta” trasmessa e dei vangeli tramite la presente lettera aperta.
Considerato che la Rai è l’organo principale di informazione pubblica dello Stato Italiano e di tutti i cittadini, riteniamo doveroso da parte della Direzione offrire il massimo rigore sulla verità dei fatti in oggetto e delle notizie storiche che influiscono sulla vita, sulle scelte culturali e sociali di tutti noi e dell’intero Paese.Questa lettera verrà pubblicata e diffusa.Distinti saluti,
Emilio Salsi e Giancarlo Tranfo
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Riferimenti: www.vangeliestoria.euwww.yeshua.ithttp://nochiesa.blogspot.comInterviste, conferenze, convegni e altro tel. 3393188116
“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza.Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e primao poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sé non è forse sufficiente,ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.Joseph Pulitzer, Fondatore Premio Pulitzer
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giovedì 27 novembre 2008

DIO NON SI TAGLIA

Come volevasi dimostrare la scure della Gelmini si abbatte sulla scuola pubblica ma non sugli insegnanti di religione, un disegno chiaramente preordinato per chi ancora non lo avesse capito,di privilegiare le scuole private gestite dal clero.Gli insegnanti di religione sono oltre 25000 e ci costano 800 milioni l'anno con l'aggravante di appartenere ad uno Stato estero, quello del vaticano.......per saperne di piu' clicca sull'immagine (fonte expresso- repubblica)

mercoledì 26 novembre 2008

MAFIOCRAZIA DI BERLUSCONI CONTRO GLI "ULTIMI"

CRONACHE di una campagna fuorviante che penalizza i piu' diseredati ma NON i politici corrotti e la 'ndrangheta che gestisce grandi alberghi ,ristoranti ecc(vedi cafè de paris) ma che stranamente non vengono confiscati..........qui di seguito una serie di misure repressive contro extracomunitari e ladri di polli da parte della guardia di finanza in base alla "linea dura" del Governo di testa d'asfalto, le notizie di cronaca riportate di seguito sono al dimostrazione di una informazione asservita alle logiche di potere.............REGGIO CALABRIA:(26 novembre 2008) fonte strill.it Sette immobili, del valore di oltre 540.000 euro, affittati ad immigrati clandestini, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria. Gli immobili sonoubicati in varie zone della citta' affittati e messi a disposizione di cittadini extracomunitari illegalmente soggiornanti sul territorio dello stato. L'attivita' investigativa ha avuto inizio nello scorso mese di settembre quando i militari hanno notato nella zona nord della citta' alcuni cittadini indiani introdursi in alcune abitazioni apparentemente diroccate. Da qui un primo intervento che ha consentito di trarre in arresto tre cittadini extracomunitari in flagranza di reato per violazione della legge Bossi-Fini e pervenire pertanto al sequestro di 2 immobili del valore complessivo di oltre 90.000 euro, con conseguente denuncia all'autorita' giudiziaria dei proprietari nonche' l'allontanamento dal territorio italiano di tre cittadini indiani. I baschi verdi della compagnia pronto impiego di Reggio Calabria hanno proceduto al sequestro preventivo degli immobili, in vista della possibile confisca. Dopo il primo intervento e proseguendo con una minuziosa attivita' investigativa nei mesi successivi e nel corso di piu' interventi le Fiamme Gialle sono riuscite a sottoporre a sequestro ulteriori cinque immobili per un valore complessivo di oltre 450.000 euro nonche' a trarre in arresto due cittadini extracomunitari, segnalare a piede libero sette persone ed espellere dal territorio italiano altri sei cittadini extracomunitari.Sono stati infine segnalati all'agenzia delle entrate di Reggio Calabria maggiori redditi derivanti da canoni di locazione per un importo di oltre 10.000 euro. (AGI) Nell’ambito della operazione di prevenzione è stato tratto in arresto il cittadino rumeno MANZAT Aurel Ioan classe 1990 per furto aggravato in danno di un supermercato sito in v.le Calabria. Lo straniero, dopo essersi impossessato di ben 13 contenitori in metallo di deodorante e 3 trucchi da donna tipo “mascara”, tentava di uscire dalle casse facendo però scattare l’allarme antitaccheggio, nonostante il malvivente avesse utilizzato, per nascondere la merce, una busta imballata con nastro da pacchi e cartone nel vano tentativo di sfuggire al meccanismo elettronico. Dopo gli adempimenti di rito il cittadino rumeno veniva tratto in arresto per furto aggravato e posto a disposizione dell’A.G. procedente.-

Sempre nel fine settimana, nella giornata di domenica, alle ore 16.00 circa un equipaggio delle “volanti” notava uno scooter 250 con a bordo due individui che da via San Francesco da Paola svoltavano in via Cairoli. Intimato l’alt con gli appositi strumenti in dotazione, i due individui si davano a precipitosa fuga per le via adiacenti il Duomo, mettendo a repentaglio l’incolumità di coloro che si stavano apprestando a celebrare la cerimonia di rientro della “Madonna dell’Eremo”. Dopo un breve inseguimento, l’asfalto reso viscido dalla pioggia, faceva rovinare in terra i due fuggitivi nei pressi di p.zza Carmine, ma l’inseguimento proseguiva a piedi sino a che gli operatori della Polizia di Stato riuscivano a bloccarli e a renderli inoffensivi per il successivo accompagnamento in Questura, ove venivano identificati per i cittadini marocchini RAFIQ Mohamed classe 1979, clandestino sul territorio nazionale con precedenti di polizia per resistenza a p.u. e guida senza patente e B.B. classe 1972 in attesa di permesso di soggiorno. Il RAFIQ veniva tratto in arresto per violazione della normativa sull’immigrazione ed a seguito della convalida dell’arresto veniva accompagnato presso il Centro di permanenza di Lametta Terme in attesa del suo rimpatrio definitivo. Entrambi venivano denunciati in stato di libertà per resistenza a p.u. e venivano loro contestate svariate infrazioni al Codice della Strada.-

Nella giornata di lunedì e martedì, nel corso di specifici servizi di polizia finalizzati al contrasto della violazione della legge sull’immigrazione, personale dell’U.P.G.S.P. diretto dal v.q.a. Costa Gerlando e dell’Ufficio Immigrazione diretto dal C.C. Dott. Carmelo Alba, hanno tratto in arresto per non aver ottemperato all’ordine del Questore di lasciare il territorio dello Stato entro gg. 5, due cittadini indiani SINGH Surinder Pal classe 1975 e SINGH Joga classe 1966. Il primo veniva individuato e controllato in p.zza Castello nella giornata di lunedì scorso, mentre il secondo veniva intercettato in via Barlaam, nei pressi delle Poste Italiane. Entrambi sono stati tratti in arresto e posti a disposizione dell’A.G. procedente per la convalida del provvedimento.-

Nel corso della vasta operazione anticrimine sono state controllate ben nr. 400 autovetture, nr. 650 persone, sono state comminate nr. 45 sanzioni al Codice della Strada con il ritiro di nr. 7 documenti tra patenti e libretti di circolazione e sottoposte a sequestro nr. 10 autovetture. Sempre nell’ambito dell’operazione di polizia sono state denunciate in stato di libertà 20 persone per reati vari, tra i quali guida senza patente, possesso di arnesi atti allo scasso, rifiuto di indicare le proprie generalità e violazione della legge sulle armi.-

domenica 16 novembre 2008

Barack Obama condidera Berlusconi una nullità

E' ormai il video politico più visto in Italia quello postato da Il Termometro Politico su YouTube: risale alla primavera del 2006 quando, prima delle elezioni poi perse, Silvio Berlusconi si recò negli Stati Uniti e fece un intervento al Congresso che da un lato mette in evidenza un inglese improbabile, dall'altro, con il senno di poi, lascia intravedere un annoiato senatore Barack Obama (facilmente riconoscibile poichè l'unico "abbronzato" come direbbe il presidente del Consiglio) che non partecipa agli applausi ed ai saluti dei presenti guardandosi perplesso intorno.

martedì 11 novembre 2008

LICENZIAMO I POLITICI

"Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati". Bertold Brecht.
Io mi siedo dalla parte del torto.
I piloti sono la causa di tutti i mali d'Italia, prima erano gli zingari, poi gli abitanti di Chiaiano, quindi i vicentini che non vogliono nuove basi miltari americane, dopodichè gli abitanti della Val di Susa, infine gli insegnanti. Ora piloti, hostess, steward sono il cancro che non ci fa volare.
I media sono il bastone del potere. Hanno il compito che una volta era del boia. I politici invece sono una categoria a parte. Super partes. Continuano a fare il c...o che gli pare. Ad aumentarsi lo stipendio. Ad avere doppi incarichi e doppi stipendi. A sfuggire alla legge. A non timbrare il cartellino in Parlamento. Chiedete allo psiconano o a Fassino quante volte hanno marcato presenza in questa legislatura. Nessuno può licenziarli. Ormai si assumono da soli. Si fanno le liste chiuse senza voti di preferenza. Mogli, amiche, sodali, condannati. Sei persone hanno eletto i parlamentari, non gli italiani. Non siamo più in democrazia.
Il blog ha intervistato Paolo Madras, segretario del sindacato SDL, che rappresenta, insieme ad altre sigle, piloti e assistenti di volo. Dice cose molto interessanti che gli italiani non sanno. Per esempio che solo 12.600 dei 24.000 lavoratori Alitalia e Air One saranno assunti. 11.400 perderanno il posto di lavoro, saranno licenziati, cassintegrati. Disoccupati. Ma Air France non doveva tagliare solo 2.000 posti?
Il progetto di CAI è finanziario, secondo Madras, senza conoscenza del trasporto aereo, e riferisce che Rocco Sabelli, amministratore delegato di CAI, accolse i rappresentanti Alitalia con queste parole durante il primo incontro: "Quello di cui abbiamo bisogno è il miglior materiale umano al minor costo". Loro non molleranno mai (ma gli conviene?), noi neppure.....FONTE BEPPE GRILLO

mercoledì 5 novembre 2008

Barack Obama vince-in U.S.A un vento nuovo-in Italia la puzza del letame fascista

Obama ha vinto. Sono contento, ma soffro più di prima. Obama ha dichiarato: “Gli Stati Uniti sono il posto dove tutto è possibile”. Guardo il mio Paese dove niente è possibile. Un piduista capo del Governo. Un’opposizione indecente. L’informazione sotto controllo. E mi viene il magone.
Obama, giovane, colto, slanciato, intelligente, di colore, parla di futuro, di innovazione. “Il cambiamento è arrivato”, ha detto. “La nostra vittoria è partita dal basso”. Da noi quando arriverà? Gerontocrazia e oligarchia regnano. I Berlusconi, i Napolitano, i Gelli, gli Andreotti sono vecchi che viaggiano tra i 70 e i 90 anni. Vogliono vivere in eterno, fino a 120 anni.
Il Paese è una stanza piena di aria viziata. Il puzzo del potere ci ha contagiato. Non sentiamo più il nostro stesso odore. Chi vuole aprire la finestra, portare venti di cambiamento, puliti, onesti, viene massacrato come fu Borsellino, come fu Ambrosoli. O emarginato, combattuto dalle istituzioni e dai media. Come De Magistris, come la Forleo.
Immaginate Obama che, come primo atto di Governo, dichiara la sua immunità per legge per salvarsi da un processo di corruzione. Durerebbe poche ore, poi dovrebbe fuggire all’estero. Pensate a Obama che parla di inceneritori e di centrali nucleari, avrebbe vinto McCain. Obama è una speranza, Veltrusconi una condanna.
Mi sento addosso un senso insopportabile di pesantezza. Avverto più di prima un tanfo di arteriosclerosi nelle strade. L’Italia stanotte è invecchiata di colpo. Ci guardiamo allo specchio e ci spaventiamo. Cosa siamo diventati? Cosa ci aspetta senza un cambiamento radicale? La Rete ha annunciato per prima la vittoria di Obama, 3.000 comuni italiani su circa ottomila sono senza ADSL. Peggio dell’Africa, ma con il digitale terrestre d’antiquariato.
Scusate, devo riprendermi. Obama mi ha tirato un colpo basso, da oggi sarà più difficile capire perché viviamo, perché dobbiamo vivere in questo sfascio. La Rete è stata fondamentale per la sua campagna, è un segnale della fine dei giornali e delle televisioni. La rivoluzione in Italia, se ci sarà, non sarà televisiva. Informiamoci e informate in Rete, senza sosta. Forse la finestra si spalancherà, belin. Loro non molleranno mai, noi neppure.....fonte blog beppe grillo