la fiaccola dell'anarchia

galassia anarchica

galassia anarchica
rivisitazione del potere e suo ridimensionamento

sabato 21 novembre 2009

LE AVETE RUBATO I SOGNI

Di Bruno Tinti
Poco più di un anno fa, quando facevo ancora il procuratore della Repubblica, è arrivata nel mio ufficio una ragazzina. Faceva il IV anno di Giurisprudenza e mi ha spiegato che voleva scrivere una tesi sulla lentezza dei processi penali in Italia (cause e possibili soluzioni); e che cercava informazioni sul campo, intervistando magistrati e avvocati. Io l’ho guardata un po’ meglio e ho capito che tutto era meno che una ragazzina. Poi ha tirato fuori un registratore e abbiamo parlato per non so quanto tempo; era così acuta e determinata, così pronta a identificare l’essenziale di ogni problema, che le ore sono volate. E’ andata via ringraziandomi garbatamente. Un anno dopo mi è arrivato un grazioso bigliettino (da ragazzina) su cui era scritto “è solo una tesi …” e una pen drive che la conteneva. Sì, era solo una tesi; molto ben scritta e drammaticamente accurata. Poi l’ho dimenticata: quello che lei aveva scritto lo conoscevo fin troppo bene; e ciò che mi divideva da lei era la meditata sfiducia nelle “possibili soluzioni”, tanto più “impossibili” quanto semplici ed efficaci.

Qualche giorno fa la ragazzina mi ha mandato una e-mail: “Si ricorda ancora di me?”, era l’oggetto. Mi ha raccontato che fa la cameriera in un paese straniero dove cerca di “imparare una lingua che a scuola non ho mai studiato” e dove frequenta un master in materie che “non hanno nulla a che fare con i miei sogni di bambina”. Io lo sapevo quali erano i suoi sogni: voleva fare il magistrato. Mi aveva detto, mentre discutevamo della sua tesi, che voleva servire il suo paese. Adesso, mi ha scritto, non sogna più; adesso ha capito che “non potevo sprecare la mia vita per salvare un paese che non vuole salvare se stesso. Che non avrei potuto passare la vita ad applicare leggi espressione di un Parlamento che non mi rappresenta: che dei delinquenti potessero promulgare leggi che facciano in modo che la giustizia funzioni sarebbe stata un’illusione alla quale nemmeno la grande sognatrice che ero poteva credere”. Così, ha scritto, ha deciso di “scendere”; e se ne è andata. Adesso studia e lavora in un altro paese, lontana dai suoi affetti e dai suoi luoghi. E’ – così si è definita – “una piccola fuoriuscita” che ogni giorno legge, con altri come lei, il Fatto, ingoiando una rabbia che l’essere scesa dalla giostra non ammorbidisce. “Poi – mi ha scritto – ci sono giorni come oggi, quando il professore ti prende in disparte e ti chiede: ‘What the hell is happening in Italy?’. Questi sono i giorni in cui non mi importa di essere una straniera che fa fatica a trovare il suo posto nel mondo, tutto quello che so èche sono felice di essere scesa”. Adesso non credo che io e molti altri come me potremo dimenticarla; non lei e nemmeno i “piccoli fuoriusciti” suoi amici. E ora che ho finito di raccontare di Paola, vi chiedo: vi rendete conto di cosa avete fatto a una ragazzina?

da Il Fatto Quotidiano del 20 novembre 2009

domenica 13 settembre 2009

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giovedì 13 agosto 2009

UNA MONTAGNA DI BALLE

Dal 2003 al 2009, un gruppo di videomakers, ha documentato la cosidetta emergenza rifiuti Campana per svelarne gli ingranaggi, individuare responsabilità e attori di quindici anni di gestione straordinaria. Uno spettacolo costato miliardi di euro e decine di processi in corso. Ma dove finiscono i rifiuti campani? Quali sono le ferite di una terra bruciata e i danni alla salute di milioni di persone? Il più grande disastro ecologico dellEuropa occidentale raccontato dalle voci delle comunità in lotta per difendere il proprio futuro: l'assalto ai fondi pubblici, le zone d'ombra della democrazia, il boicottaggio della differenziata, le collusioni con le ecomafie e le proposte di chi si interroga seriamente sulle alternative.

E se vivere in emergenza fosse solo una strategia per accumulare profitti!?

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Da un'idea di Sabina Laddaga, Maurizio Braucci e Nicola Angrisano con la voce narrante di Ascanio Celestini con le musiche di Marco Messina Regia di Nicola Angrisano
guarda il FILM

domenica 2 agosto 2009

Sandro Bondi a Bologna stazione fischi e insulti a commemorare la Strage 2 Agosto 2009

Sandro Bondi è andato a Bologna a commemorare le vittime della strage della stazione. Non è riuscito a parlare. I bolognesi lo hanno contestato. Bondi ha detto: "Chi ha fischiato ha umiliato la memoria (delle vittime ndr)." Bondi è il difensore permanente, il poeta personale dello psiconano. E' una missione che gli fa perdere il senso del pudore. Chi non lo perderebbe al suo posto? Nella strage di Bologna la P2 ha avuto un ruolo importante. Licio Gelli è stato condannato a dieci anni per calunnia aggravata dalla finalità di terrorismo per aver tentato di depistare le indagini sulla strage. Lo psiconano ha fatto parte della P2 con la tessera 1816. Bondi, chi umilia la memoria delle vittime?

PERCHE' IN ITALIA NON SCOPPIA LA RIVOLUZIONE?

lunedì 27 luglio 2009

joseph ratzinger si incazza

Joseph Ratzinger si incazza malamente quando Brian Ross, corrispondente della ABC News, gli chiede dello scandalo degli abusi sessuali sui bambini da parte dei preti della Chiesa cattolica.

giovedì 25 giugno 2009

VA BENE ANDARE A PUTTANE..MA NON BISOGNA DIRLO....

IL PORTAVOCE DELLO PSICONANO INTERVIENE IN UNA TRASMISSIONE CHIEDENDO DI CENSURARE L'OPINIONE DI UN RADIO ASCOLTATORE PERCHE' "NON COINCIDONO CON L'OPINIONE DELLA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI CHE HA VOTATO LO PSICOPUTTANIERE"

mercoledì 17 giugno 2009

LA BRAMBILLA MINISTRA FA IL SALUTO FASCISTA

LEI SMENTISCE COME USUALMENTE SI VERIFICA IN QUESTO GOVERNO FASCISA FATTO DI NANI ,ZOCCOLE,BALLERINE,CANTANTI....GIUDICATE VOI! Littoria Brambilla ha prestato giuramento alla Repubblica e alla Costituzione come ministro. Per coerenza, durante la festa dei Carabinieri a Lecco, dopo l'Inno di Mameli, ha fatto il saluto romano. Si è fatta prendere dall'entusiasmo. I Carabinieri, benemeriti per aver arrestato a suo tempo Mussolini su ordine del Re, non l'hanno imprigionata per vilipendio alla Repubblica aggravato dalla carica istituzionale.Littoria ogni mattina si guarda allo specchio e si chiede: "Chi è la ministra più bella del Reame?". Lo specchio non risponde, ma lei sa in cuor suo di essere solo la seconda classificata dopo la Carfagna e prima della Gelmini. Peccato, c'è sempre una ministra più ministra di te. Questione di calendari. Peccato per la fondatrice delle migliaia e migliaia di Circoli della Libertà provvisoria. Per una che ha dato tutta sé stessa come modella di collant e di autrice e protagonista della trasmissione sadomaso: "I misteri della notte". Peccato che sia finita così, solo ministro del Turismo. Un posto occupato persino da "Plis, plis vizit aur cauntri" Rutelli.Littoria Brambilla è una speranza, un auspicio, un segnale di ottimismo. Infatti, se lei è diventata ministro, chiunque può farcela. E' come il sogno americano dove tutto è possibile. E' lo "Psiconano Italian Dream".Il Turismo è una delle principali industrie del Paese. Littoria ha detto in diretta televisiva: "Sono molto ansiosa di mostrare l'immagine nuova dell'Italia alla quale il presidente Berlusconi lavora da giorni". Ha quindi estratto da una cartelletta un disegno con scritto: "Magic Italy". In pratica una televendita di pentolame ideata da un venditore di spazzole.Littoria vuol riesumare il portale Italia.it, l'immonda creatura informatica di Lucio Stanca che ci costò 45 milioni di euro. Il sito aperto e poi subito chiuso dopo aver visto quello che c'era dentro. In seguito il capo magazziniere della IBM è stato promosso alla guida dell'EXPO 2015 di Milano. Il logo è ancora tutto da definire, l'obiettivo minimo è quello di superare il cetriolone rutelliano. Littoria anticipa: "Pur essendo ancora in corso di definizione, possiamo però anticipare che i colori utilizzati saranno il bianco, il nero, il rosso e il verde". I tre colori della bandiera italiana insieme al colore del fascismo.Eia, eia, Brambillà!

sabato 13 giugno 2009

A MILANO ARRIVANO LE "RONDE NERE" DIVISE E SIMBOLI DELL'ESTREMA DESTRA

COME VOLEVASI DIMOSTRARE L'ONDA XENOFOBA ATTANAGLIA ORMAI L'EUROPA E SOPRATTUTTO IL NOSTRO PAESE,LA STORIA NON CI HA INSEGNATO NIENTE,NATURALMENTE COMPLICI DI TUTTO QUESTO E' LA MANCANZA DI CULTURA CHE VIGE NEL NOSTRO PAESE, OVE SI PRESTA ATTENZIONE E AMMIRAZIONE VERSO NANI ,BALLERINI, CANTANTI, ZOCCOLE E CHI NE HA PIU' NE METTA..SIAMO QUELLO CHE CI MERITIAMO UNO PSICONANO PLURIPREGIUDICATO CHE COMANDA IL PAESE PER VIA DI QUESTA IGNORANZA LATENTE CHE ATTANAGLIA MOLTA GENTE,PER TORNARE ALLE RONDE NELLE FOTO DI REPUBBLICA POTRETE AMMIRARE LA RINASCITA DEL VENTENNIO FASCISTA..AUGURI A TUTTI NOI PERCHE' VISTO L'ANDAZZO NE AVREMO VERAMENTE BISOGNO,PER VEDERE LE FOTO CLICCA QUI

sabato 6 giugno 2009

IO PUO'!...BUFFONE FATTI PROCESSARE!

Ieri sera ero a casa di un’amica che ha il televisore e non ho saputo resistere allo zapping pre-elettorale. Guerra dell’audience: documentari naturalistici contro Silvio Berlusconi. Chissà chi la spunta?Dopo aver incassato da Giuliana del Bufalo di Raidue un raccapricciante “lei qui è il padrone di casa!”, il premier passa a Matrix, dove addirittura gli fanno scrivere la scaletta.Il giornalismo graffiante del conduttore Alessio Vinci lo pone di fronte ad insidie come le ‘gaffes’ all’estero. E quando Berlusconi cambia aneddoto ecco che partono proprio le immagini giuste, istantaneamente. “Ma come, quella delle corna non me la chiede?” La regia non aspetta nemmeno la risposta del conduttore e fa partire le immagini.A dare un tono all’ambiente, oltre al conduttore, ci sono Gianluigi Paragone di Libero (serve commentare?) e un Piero Sansonetti di bianco vestito, praticamente una statua di sale, da mandare sempre in pubblicità.Il premier non si trattiene e ci racconta quanto gli costa essere il nostro presidente. Di seguito la trascrizione di uno dei momenti migliori.
“Se il presidente del Consiglio si reca in una sua casa dove offre ospitalità a sue spese a degli ospiti importanti, ospiti stranieri, porta lì delle brigate di cuochi, di camerieri, di artisti, a volte anche in numero elevato. Dieci, a volte venti persone, e li paga tutti lui! Sarà morale un comportamento del genere! E qualcuno pretende che sia immorale che se il presidente del Consiglio andando da Roma a Olbia faccia venire qualcuna delle persone che con lui a spese sue concorrono a questa ospitalità su un aereo dove ci sono un mare di posti. Ma pensi com’è meschino chi si inventa di fare una critica di questo genere. Un presidente del Consiglio che non ha il diritto e la libertà e deve dire a dei suoi collaboratori “ti prendi un volo di linea per venire ad Olbia”, ma scherziamo! Quando il presidente del Consiglio oltre a tutta l’ospitalità… poi dato che non è un poveraccio ma è un TYCOON, un imprenditore, quando fa un regalo alla moglie di questo o alla moglie di quest’altro o allo stesso premier, non può fare un regalo che non sia a livello di quello che è lui. E quindi investe migliaia e migliaia di euro in questa direzione. Se vuol sapere il costo del mantenimento di un’equipe in Olbia per una settimana, è superiore a centomila euro. E chi li paga? Il presidente del consiglio!E perché il presidente del consiglio è importante che sia un TYCOON? Perché quando il presidente del Consiglio parla con i suoi colleghi stranieri non è soltanto il politico politicante che come mestiere ha fatto solo la politica, è un signore che è arrivato ad avere cinquantaseimila collaboratori, è un imprenditore che è stato il primo del paese e viene trattato con deferenza e con rispetto anche soltanto per questo.Poi guarda caso è anche votato dai suoi concittadini che in questo momento gli attribuiscono dal settanta al settantacinque per cento di apprezzamento.”
Ad un passo dalla mezzanotte e quindi dal silenzio stampa in cui nessuno potrà contraddirle, parte il delirio delle cifre: percentuali, milioni e miliardi come se piovesse. Scopriamo perfino che il piano anti-crisi del governo Bush (il cosiddetto ‘Piano Paulson’) era farina del suo sacco: “Guarda caso, a sole ventiquattro ore dalla mia visita a Washington, si sono stanziati più di settecento miliardi di dollari!”Nelle interruzioni pubblicitarie passano Gattuso, Ennio Doris e lo spottone di mediaset premium. Del tycoon non si butta via niente!E’ proprio il caso di dirlo: “Magic Italy”!
Franz
Post scriptum
Non è mancato, a Matrix, un grazioso siparietto di immagini di folle in tripudio. Il buon Alessio Vinci, per non far torto al proprio datore di lavoro, non ha trasmesso, per completezza di cronaca, anche le immagini delle numerose contestazioni di piazza. All’oscuramento mediatico e all’intimidazione poliziesca del dissenso, partendo dal caso del nostro amico Duccio, Alessandro Robecchi ha dedicato un articolo sul Manifesto. Lo trovate QUI.
E se vuoi sapere altro clicca l'immagine del giullare...fonte Piero Ricca e Franz...qui Milano libera

giovedì 28 maggio 2009

LUTTAZZI AL CONFINO MEDIATICO

DANIELE LUTTAZZI AL CONFINO MEDIATICO..CLICCA L'IMMAGINE PER APPROFONDIRE LA NOTIZIA..FONTE MICROMEGA

venerdì 1 maggio 2009

Italiani popolo di poeti e navigatori? NO! DI SERVI!!!

Freedom House l'organizzazione fondata da Eleanor Roosevelt, ha classificato l'Italia semi libera per l'informazione. Unica nazione europea occidentale. Dietro di noi ci sono Corea del nord, Turkmenistan, Birmania, Libia, Eritrea. Ma non disperiamo, siamo in grado di raggiungerle grazie a giornalisti come Belpietro, Riotta, Mimun e a politici della statura di Boccone del Prete Franceschini e di (Musso)Fini.
Freedom House attribuisce la nostra posizione al controllo delle televisioni da parte dello psiconano. Non sono d'accordo. La libertà di espressione, di scrivere e di voler ascoltare la verità non dipende da un ometto senza principi. La responsabilità è degli italiani. Un popolo che, nella sua maggioranza, pagherebbe per vendersi. Un popolo simpatico, gioviale, senza pensieri. Con un udito sensibile. Il suono della verità gli fa male ai timpani. Con la memoria di un'ameba. Che dedica piazze e vie al latitante Bottino Craxi e tollera un corruttore professionista alla guida del Paese.
Testa d'Asfalto fa il suo mestiere. Vende la merce che gli italiani vogliono comprare. La dimenticanza è un tratto nazionale. Nessuno ricorda più nulla. Qui e ora, solo qui e ora è importante. L'informazione si nutre del passato, ma il passato in Italia non esiste. L'Italia vive in un eterno presente. La sua memoria è una spiaggia lavata senza sosta dalle onde del mare. Un Paese cinico, spesso servo, per un periodo luce del mondo. Un posto in cui si vive bene solo se si è già morti dentro. Un Paese senza coscienza di sè che forse non esiste. Un tunnel di morti ammazzati e dimenticati. In nessun Paese democratico nel dopoguerra c'è stata una strage di magistrati, di giornalisti, di poliziotti, di Carabinieri, di persone comuni, semplicemente oneste, come in Italia. E' stata una strage immane, un Vietnam d'Italia, lo documenta il Calendario dei Santi Laici. L'italiano non parla, non sente, non vede e odia l'informazione. Per informarsi e trarne le conseguenze dovrebbe mettere in discussione tutto, a partire da sè stesso e dal suo contributo alla vita sociale. Non vuole sapere, perchè sapere è pericoloso. L'italiano è barricato in suo fortino personale di convizioni, di miti, di balle, di televisioni. E' una questione di sopravvivenza. E' un malato terminale di democrazia che si illude di essere libero. L'italiano vive un incubo, ma riesce a trasformarlo in un sogno. Per lui tutto è possibile, l'importante è crederci. Disinformare per Credere. Freedom House ha anche fatto l'elenco dei "10 peggiori Paesi per essere un blogger". Sono: Myanmar, Iran, Siria, Cuba, Arabia Saudita, Vietnam, Tunisia, Cina, Turkmenistan e Egitto. L'Italia non c'è ancora, ma è solo questione di tempo. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.
Foto di simrax. Dal blog di beppe grillo

martedì 28 aprile 2009

VERONICA LARIO: LE VELINE CANDIDATE?"CIARPAME SENZA PUDORE PER IL POTERE"


ROMA - "Ciarpame senza pudore". Il vaso si è colmato di nuovo e Veronica Lario esplode come già fece alla fine di gennaio di due anni fa con la famosa lettera a Repubblica. Questa volta, la moglie del premier attacca sull'uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee. CLICCA L'IMMAGINE PER ENTRARE NELLA NOTIZIA.....fonte repubblica

sabato 11 aprile 2009

IL TERREMOTO IN ABRUZZO E' UN DONO DEL BUON DIO.

Secondo Radio Maria il terremoto dell'Aquila è stato voluto dal "buon" Dio per far sì che gli abruzzesi apprezzassero, nella settimana "santa" del 2009, le sofferenze che il suo figliolo, detto Gesù Cristo, ebbe a patire 2.000 anni or sono.

mercoledì 11 marzo 2009

IN NOME DELLA "CRISTIANITA''" SI MANGANELLANO GLI STUDENTI A PISA

Marcello Pera scrive testi importanti, ma che nessuno legge. Questo gigante del pensiero fa il piazzista dei suoi libri dove può, anche in un luogo pubblico come l'Università di Pisa. Mentre Pera illustra il suo testo fondamentale: "Perché dobbiamo dirci cristiani" in Ateneo, i celerini manganellano gli studenti che protestano in strada. Tutto molto cristiano. Gli studenti pagano la retta universitaria, ma non possono assistere all'esibizione di Pera. Non si può criticare il senatore Pera del PDL, prima craxiano, poi psiconano, mantenuto in Parlamento da quattro legislature con i soldi dei contribuenti.In tutta Italia si picchiano ragazzi che protestano, anche in modo vile come è avvenuto a Bergamo. Così non si può continuare. Prima o poi ci scappa il morto. Nessuno deve essere autorizzato a picchiare un cittadino inerme, soprattutto se indossa una divisa. Non c'è extraterritorialità per la violenza. Invito gli studenti universitari a illustrare le loro tesi in Parlamento, inizierei da: "Perché non dobbiamo dirci piduisti e neppure mafiosi". Nel frattempo senatori e deputati noti alle Forze dell'Ordine (più di un centinaio) potrebbero ricevere opportune cariche di alleggerimento della Celere.Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

lunedì 9 febbraio 2009

ELUANA CIAO!! BEPPINO SEI TUTTI NOI CORAGGIO!!

Eluana finalmente ha finito il suo calvario dopo 17 anni hanno fatto soffrire un padre per cosi tanto tempo solo per egoismi politici e sciacallaggio clericale, questo non è degno di un Paese democratico, il golpe del Duce berlusconi non è riuscito ad "uccidere ulteriormente la volontà individuale di una famiglia straziata dal dolore per lunghi 17 anni".Che questa vicenda tristissima sia di monito alla cecità medioevale che vige nel nostro Paese Eluana nella sua tragedia ci da una speranza quella che ognuno di noi sia libero di scegliere sulla PROPRIA vita senza interferenza di alcuno, tanto meno dell'arroganza criminale della chiesa che vuole imporre il suo dogma sulla civiltà.HANNO ACCUSATO IL PADRE DI ELUANA DI ASSASSINIO.....MA GUARDATE DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA..IN PARLAMENTO VI SONO ANCORA DEI PREGIUDICATI E INFILTRATI DELLA MAFIA DELLA P2 CHE SONO I MANDANTI DI MOLTE STRAGI ITALIANE , DALLA STRAGE DELLA BANCA DELL'AGRICOLTURA, A QUELLA DI BOLOGNA, A BORSELLINO A FALCONE A PEPPINP IMPASTATO A GIUSEPPE FAVA SONO LORO GLI ASSASSINI COLORO CHE OGGI GIUDICANO UN PADRE CHE SI è CHIUSO GIUSTAMENTE NEL SILENZIO E NELLA SUA TRAGEDIA! FORZA BEPPINO SIAMO TUTTI CON TE CIAO ELUANA !

ELUANA E' MORTA

Per quindici anni i “democratici di sinistra” ci hanno insegnato che non bisogna demonizzare l’avversario e che non c’è nessun rischio di regime antidemocratico. Ora Veltroni - che in campagna elettorale non ha mai citato nè la parola Berlusconi nè le parole conflitto di interessi - si è accorto che qualche problema c’è. I “democratici di sinistra” (e a tratti perfino i “liberali” del Corriere della Sera) iniziano a sospettare che l’uomo con cui hanno serenamente dialogato riconoscendone la caratura da statista sia estraneo alla democrazia delle regole. Veltroni arriva a dire l’inosabile: che il personaggio non merita di andare al Quirinale. Meglio tardi che mai? Non vale in questo caso. I “democratici di sinistra” e i “liberali” di via Solferino sono una parte consistente del problema: lo sfascio di cui la volgare strumentalizzazione politica della tragedia Englaro è l’ultimo segno, è il prodotto della loro ignavia.
Sul caso specifico - una tragedia privata (con delicatissime implicazioni filosofiche e morali sulle quali nessun portavoce di partito ci risparmia una dichiarazione in favore di telecamera) trasformata in un brutality show - come non essere d’accordo con chi denuncia l’ennesimo, gravissimo strappo all’ordinamento costituzionale e ai principi di separazione dei poteri e laicità dello Stato, Stefano Rodotà in testa.
Si pretende di cancellare per decreto una sentenza definitiva della magistratura. Si impone alla firma del Capo dello Stato, che preventivamente e in forma riservata aveva reso nota la sua contrarietà, un decreto legge volto unicamente a creare un polverone ideologico. Si attaccano le prerogative della presidenza della Repubblica. Si lanciano gli ennesimi strali contro la Costituzione “di ispirazione sovietica”, da cambiare in fretta in quanto “comunista”, appellandosi direttamente al “popolo”. Si ordina al Parlamento di legiferare a tempo di record, come se le Camere fossero una depandance del Governo e le leggi avessero lo scopo di risolvere casi particolari cavalcando ondate emotive. Si ritiene scontato che il “popolo” degli spettatori - adeguatamente emozionato dalla grancassa mediatica - non distingua e non ricordi nulla: né le disperate richieste di Giuseppe Englaro di una soluzione legislativa equilibrata e valida per tutti, né le sentenze delle autorità giudiziarie nel frattempo intervenute, né la latitanza del potere legislativo verso la necessità di una legge sul “testamento biologico”.
La tragedia di una famiglia diventa caso di Stato in uno Stato ridotto ad affare di famiglia. Il pagliaccesco padrone di questa Repubblica ha deciso che quella tragedia - di cui gli importa meno di nulla, come dimostrano le sue infami esternazioni di questi giorni - può tornare utile per vari motivi:
1 fare un favore a costo zero al Vaticano, che è sempre meglio tenersi buono
2 riaffermare la supremazia del potere esecutivo su ogni altro potere e su ogni altra autorità (naturalmente quando al governo c’è lui, che ormai ritiene di essersi insediato a vita)
3 mettere alla prova e possibilmente esaurire la reattività morale di Giorgio Napolitano verso le imminenti scadenze che davvero gli stanno a cuore: intercettazioni, riforma della giustizia (ritroverà il coraggio di uscire dal silenzio e dire no un’altra volta?)
4 distrarre e rimotivare il popolo dell’audience, che tuttavia - nel merito - per ora sembra non gradire i diktat vaticani in tema di accanimento terapeutico, almeno stando ai sondaggi pubblicati negli ultimi giorni

venerdì 30 gennaio 2009

ACAB-ALL COPS ARE BASTARDS

Mando questo video per far capire a chi vuole bendarsi gli occhi davanti a certe atrocità perpretate dalle forze dell'ordine Italiane..la famosa "Macelleria messicana" continua a mietere vittime come Federico, carlo giuliani e tanti altri, noi Italiani viviamo in un regime fascista fondato sul padroncino Berlusconi dove la verità non viene raccontata dagli organi d'informazione come tg1,tg2 e mediaset, dove tali servi del potere non osano parlare di cose scomode,in Italia non si puo parlare male della chiesa,della polizia,di chi ha ucciso paolo borsellino e giovanni falcone..tutto viene insabbiato..queste immagini vi danno il senso del clima sudamericano in cui siamo costretti a vivere,chi dovrebbe prottegerci ci uccide e questa è la polizia italiana un corpo che spesso si rifà a inni nazisti ed a un odio verso gente da loro giudicata diversa...per NON DIMENTICARE BUONA VISIONE (ovviamente si fa per dire)

lunedì 19 gennaio 2009

MICHELE SANTORO-IL NUOVO EDITTO BULGARO DI TESTA D'ASFALTO

“Questa tv pubblica è indegna di un paese civile..”, se la frase avesse compreso anche la tv privata, forse sarebbe stato persino possibile avviare un dialogo con l’interlocutore del quale, per il momento, non sveliamo il nome.
Contro chi e contro cosa si scagliava l’incazzato anonimo? Forse era indignato per i troppo quiz milionari che rappresentano uno schiaffo alle povertà, forse era sconvolto dall’ultima puntata dei grandi fratelli o delle piccole sorelle, forse era disgustato dall'ultima apparizione televisiva di Moggi o di Licio Gelli, può darsi che non sopportasse le tante censure che stanno condizionando l’informazione da Gaza e su Gaza, oppure poteva aver casualmente letto i verbali delle intercettazioni tra il presidente del consiglio e alcuni dirigenti della Rai......continua su Micromega clicca qui

domenica 4 gennaio 2009

GAZA 2009-MASSACRO ANNUNCIATO

Nella indifferenza generale con colpe politiche evidenti si consuma l'ennesimo genocidio ai danni dei palestinesi..guardando le immagini ogni commento è superfluo PALESTINA LIBERA!