Dopo tanti Dei adorati da uomini angosciati dall'idea di sparire nel nulla, oggi nessuno sente più l'esigenza di crearne dei nuovi. E' indubbiamente un passo avanti nella storia della nostra evoluzione, ma non siamo ancora capaci di vivere senza l'incubo di un Dio che ci spia dalle nuvole, per condannarci all'inferno, se non seguiamo i suoi precetti, o ricompensarci con il paradiso nel caso contrario.
Dobbiamo avere il coraggio di liberarci una volta per tutte delle superstizioni e cominciare ad assumerci la responsabilità delle nostre azioni.
L'arma più idonea per raggiungere questo obiettivo è, incredibile a dirsi, la conoscenza delle storie oscene, delle dissolutezze voluttuose, degli incitamenti all'odio, delle condanne crudeli e delle vendette impietose contenute nella Bibbia, un libro che, piuttosto che da un Dio, sembra che sia stato scritto da un Demone.
La Bibbia testimonia le menzogne, le malvagità, le contraddizioni, le miserie e i limiti culturali di un popolo barbaro vissuto in un'epoca oscura. Averlo scelto a fondamento della religione cristiana è servito solo a corrompere e brutalizzare il genere umano.
Il comportamento di un padre che complotta perché suo figlio muoia non può, infatti, essere additato a esempio per i bambini ai quali viene insegnato. Fare carico ai figli dei peccati dei loro genitori è contrario a ogni principio di giustizia morale.
Sembra inverosimile che ancor oggi si creda a una accozzaglia di favole, miti, leggende e storie assurde, che hanno dato vita alla religione più sanguinaria che sia mai apparsa sulla faccia della Terra. Non abbiamo nessun interesse a rinunciare all'uso della ragione per arrenderci all'ignoranza e chiamarla Dio.
L'uomo moderno non può continuare a credere a chi vuole imporre la sua verità senza il sostegno di valide prove. Lo scetticismo è l'unico strumento in grado di proteggerci dalle contraffazioni dei falsari del pensiero e dai manipolatori della storia.
Il Re è nudo, ma noi continuiamo ostinatamente a non prenderne atto. Lo sosteneva già il grande Voltaire, quando diceva che Dio e coloro che si proclamano interpreti della sua volontà sono dei commedianti che recitano davanti a un pubblico che non ha il coraggio di schernirli......clicca l'immagine per risalire alla fonte dell'articolo!..."Io sono circondato da preti che ripetono incessantemente che il loro regno non è in questo mondo, eppure allungano le mani su tutto quello che possono prendere" - Napoleone
domenica 28 dicembre 2008
L'INCUBO DI DIO
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