lunedì 28 luglio 2008
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ci vorrebbe un caos dentro di SE per generare una stella danzante
Grillo o non grillo,qualunquismo e non qualunquismo,politica e antipolitica...che cosa è la politica?la politica è l'espressione di ciò che siamo nella vita di tutti i giorni proiettata nelle istituzioni..quindi quando ci si lamenta dei politici in realtà noi ci lamentiamo di noi stessi..cosa faremmo noi, cittadini normali se fossimo un alta carica delle istituzioni?domandiamocelo..forse saremmo cosi intergerrimi,giusti?..o forse faremmo i furbi?approfitteremmo dei privilegi fregandocene del bene comune? pochi sono quelli che resistono alle tentazioni,solo l'artista,IL VERO,IL SOLO,potrebbe perseguire un comportamento Rivoluzionario di contropotere..perchè in lui sono insiti i valori dell'eleganza e della illuminazione!!!...........Antonio Scutellà...30 maggio 2008
Caro naziskin · Hey, amico! tu leggere qui
Caro naziskin, io scrivere te con parole facili facili, così forse tu capire. Io leggo su giornali che tu essere ‘bestia’ e ‘belva’, ma io non credere. Io credere tu essere ignorante: e ignoranza è grande problema per tutti, anche per me. Perché persona ignorante è persona debole, e persona debole è persona che ha paura, e persona che ha paura è persona che diventa cattiva e aggressiva, e fa “bonk” con bastone su testa di poveraccio. Vere ‘bestie’ e ‘belve’ sono certi giornalisti (molti) e certa televisione (quasi tutta), che dicono stronzate così noi restare tutti ignoranti e potere resta in mano di potenti. Io vuole dire questo: se tu picchia un poveraccio, tu non dimostra tua forza. Tu dimostra tua debolezza e tua stupidità. Perché sua testa rotta non risolve tuo problema. Tuo problema è che tu vivere in periferia di merda, senza lavoro o con lavoro di merda. Tuo problema è che tu essere ultima ruota del carro. Allora tu volere diventare forte, e tu avere ragione. Ma nessuno diventa forte picchiando (quaranta contro due) due persone deboli. Se tu volere diventare forte, tu dovere ribellarti a tua debolezza. Tu dovere pensare. In tua crapa rapata esserci cervello. Tu allora usare cervello, non bastone. Tuo cervello avere bisogno di cibo, come tua pancia. Tu allora provare a parlare, a leggere, a chiederti perché tu vivere vita di merda. Questo essere: cultura. E cultura essere sola grande forza per migliorare uomo.
Io sapere: leggere essere molto faticoso. Pensare essere ancora più faticoso.
Molto più faticoso che gridare “negro di merda”, o “sporco ebreo”: gridare stronzate essere molto facile, basta vedere presidente skinhead Cossiga. Tutti essere capaci di insultare e odiare.
Me non importare niente se tu avere crapa rasata e scarponi: per me, tu potere anche metterti carciofo su testa e tatuare tue chiappe. Me importare che tu rispetta te stesso, tuo cervello e tua dignità, così forse tu impara anche a rispettare altri uomini. Se tu grida “sporco ebreo”, tu dovere almeno sapere cosa essere ebreo. E se tu sapere cosa essere ebreo, tu provare a chiederti come sarebbe bello se bruciassero in forno tua madre, tuo padre, tuoi fratelli, tuoi amici e te. Se tu comincia a fare domande, tu comincia a vincere. Domande essere come chiavi di macchina: basta una domanda per accendere motore e andare lontano.
Io molto preoccupato per te (e anche per testa di quelli che vuoi picchiare). Io preoccupato perché il potere, quando vede persone ignoranti e cattive, può fare due cose: metterti in prigione, e prigione è come immenso “bonk” su tua testa. Oppure servirsi di te come uno schiavo, mandarti a picchiare e torturare e bruciare mentre lui, intanto, vive in bella casa con bella macchina e bella figa. Vuoi essere libero? Tieni tua testa rapata, ma impara ad amare tuo cervello. Forza e potere abitano lì: dentro zucca, non sopra zucca. Ciao.
Michele Serra (da Cuore del 27 gennaio 1992)
2 commenti:
O.T. come si suol dire...
:-)
grazie delle gradite visite!
ciao..
Camilla
il mio blog lo uso solo per autoanalisi lo apro e rido di me stesso, preferisco andare sui blog interessanti come il tuo ,tuttavia volevo dedicarti qualcosa ma non so ancora cosa ci penserò...grazie a te! ciao Antonio
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